"LAGONEGRO"
Metri sul livello del mare: 666 | Prefisso
telefonico: 0973 CAP: 85042 |
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Lo stemma di Lagonegro è diviso in due campi; in uno un vescovo con la mitra sul capo, con un pastorale nella destra e nella sinistra un libro; e nell'altro l'Arcangelo Michele in atto di fugare il demonio. Ha il motto: Lacus Dei Gratia liber et regius (Rif. LACAVA).
Grande centro agricolo-artigianale, con attività piccolo-industriali, Lagonegro sorge sul versante occidentale del monte Sirino, nel punto di incrocio delle principali vie di collegamento dell'area. L'antica Lacus Neruli, fondata nel secolo X-XI da una comunità monastica Bizantina, fu fortificata dai Longobardi e dopo essere stata dominata da diversi signori feudali, nel 1551, fu incorporata nel demanio regio. In questa occasione la popolazione assalì il Castello abbattendolo e il nome fu cambiato in Lacus Liber. Sede di sottintendenza e poi di sottoprefettura, fu uno dei maggiori centri repubblicani della regione. Vi è, secondo la tradizione popolare, Monna Lisa del Giocondo. Infatti si crede che la famosa Gioconda, raffigurata da Leonardo Da Vinci, sia originaria di queste zone e che sia stata sepolta, dopo la sua morte avvenuta nel 1506, nella Chiesa di San Nicola. Attualmente è una delle zone crocevia della regione Basilicata.
La Chiesa della Trinità
La Chiesa del Rosario (sono custodite opere del pittore di Lagonegro Antonio Cascini)
La Chiesa del Crocifisso (secolo XVII)
La Chiesa di Sant'Anna (secolo XVII)
Il centro medioevale
La Chiesa di San Nicola (è custodita una pregevole tela del pittore napoletano Giovan Battista Azzolino e dove si presume che sia sepolta Monna Lisa)
I ruderi del Castello
Il Palazzo Corrado
La Chiesa della Madonna del Sirino detta il Seggio
Il Parco Giada (Km.2 sulla SS n.19 in direzione Fortino)
Il Lago Sirino
La Chiesa della Madonna del Lago (nel borgo vicino al Lago Sirino)
30 Maggio - Festeggiamenti in onore di San Nicola
3° Domenica di Settembre - Festeggiamenti in onore della Madonna della Neve
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